Enoteca La Cantina di Alice

Roero Francesca DOCG Riserva

Roero Francesca DOCG Riserva

31.00

Tipo: rosso, fermo

Annata: 2015

Regione: Piemonte

Vitigno: 100% Nebbiolo

Invecchiamento: acciaio, legno e bottiglia

Vol. Alc.: 14,5%

Produzione:

Vita del vino: si consiglia di berlo entro 5-15 anni dalla vendemmia

Il Roero ero conosciuto già dai tempi dei Savoia, con il nomignolo affettuoso di “Nebbiolino”, per la sua struttura maggiormente beverina rispetto ai più imponenti Barolo e Barbaresco, situati nei territori alla destra del fiume Tanaro.

Dalla metà degli anni ottanta alcuni viticoltori del Roero, introducendo dei passaggi in botte, hanno cambiato l’anima del Roero rendendolo pari ai famosi vicini di Langa. “Francesca” fa parte di questa tipologia di rosso.

Castellinaldo d’Alba è un comune piemontese che fa parte della denominazione Roero. Qui è stabilita l’Azienda Vinicola Marchisio. Possiede circa una ventina di ettari condotti secondo il disciplinare biologico e quello biodinamico. I suoi vigneti sono coltivati principalmente a Roero Arneis, Nebbiolo e Barbera.

Le vigne di Nebbiolo si trovano a circa 280 metri sul livello del mare; hanno un età compresa tra i 25 e i 30 anni e poggiano su un terreno composto da marna calcarea.

La vendemmia è condotta manualmente da metà ottobre in modo da avere un bel grado alcolico e una materia colorante e tannica imponente. Una volta giunte in cantina le uve vengono cernite e diraspate e poi mandate nei fermentini orizzontali.

La fermentazione è di tipo spontaneo, ovvero condotta dai lieviti indigeni presenti sulle bucce dell’uva a temperatura controllata. La macerazione dura circa un mese per avere la massima estrazione da bucce e vinaccioli. Dopo di che avviene la svinatura e il vino è messo ad affinare per un minimo di 24 mesi in botti di rovere. Qui avverrà anche la fermentazione malolattica ad opera dei batteri che smorzerà l’austerità del vino e ne ingentilirà gli angoli. Effettua poi un ulteriore elevazione in bottiglia per un altro anno, prima di essere messo in commercio.

Si consiglia di servire a temperatura ambiente dopo un periodo di ossigenazione di almeno 2 ore.

 

 

 

 

 

 

 

 

Descrizione

Nel bicchiere è di un bel rosso granato con riflessi scuri.

Al naso è intrigante. Non è troppo austero come un Barolo o un Barbaresco, e già da subito regala aromi floreali tipici del nebbiolo, come la violetta, e quelli fruttati di lampone e pesca. Lasciato ossigenare nel bicchiere emergono gli aromi dovuti al passaggio in legno di spezie fini, di vaniglia, pepe, cioccolato e boisè.

In bocca è sorprendente. Non si può più affidare il nomignolo di Nebbiolino caro ai Savoia. È caldo e avvolge tutto l’arco orale con il suo corpo e la sua struttura. C’è un buon equilibrio tra la parte acida e quella sapida. L’amaro emerge con la trama fitta di tannini morbidi che abbracciano il palato. Ritornano gli aromi fruttati e quelli terziari legati all’invecchiamento, soprattutto note di vaniglia, cuoio, liquirizia, e sottobosco.

Il finale è lungo e persistente e non stucchevole, tanto che è molto molto facile berne ancora un altro bicchiere.

E’ una bottiglia consigliata per gli amanti del buon vino. Per chi non si accontenta mai ed è alla ricerca di chicche uniche. È un vino da abbinare a primi e secondi importanti e a fine pasto a un bel carrello di formaggi. Per chi ama invece gusti insoliti consigliamo di tenerne un bicchiere da accostare a un bel cioccolato fondente.

 

 

X